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17 marzo 2012

Scivola il tempo
tra sacro e profano,
nel flebile sospiro,
come gabbiano
a salutare il giorno,
sovrasta la ragione
e il sole inonda
le finestre chiuse.
E nel silenzio
il senso che incombe,
come la rugiada
del mattino
appare una speranza.
Sul viaggio di Chagall,
come prese da un miraggio,
cullate dal muto vento
a primavera,
rifioriranno ancora,
chissà di che colore,
lungo i nostri fianchi,
le pallide lune in festa,
al canto lontano
del nostro tempo,
che sarà,
come sarà,
nostro.


cristina orsini
immagine di Marc Chagall

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